Politica debole, anzi tendente all’estinzione

Nel volume “Legnano 1945 – 2000. Il tempo delle trasformazioni.” a cura di Giorgio Vecchio e Gianni Borsa (Nomos Edizioni) gli anni fra il 1975 e il 1990 vengono definiti quelli della “politica debole”.
Un giorno qualche storico inizierà a scrivere la storia politica della città del primo ventennio del nuovo millennio. Dopo “politica debole”, quale espressione dovrà essere coniata per rendere l’idea dello smottamento della politica a cui stiamo assistendo da anni?
LA FINE DEI PARTITI
Non è certamente un unicum legnanese che i partiti non siano più tramite fra istituzioni e cittadini, purtroppo in molti casi ridotti a taxi verso il potere, su cui gli arrivisti di turno salgono e scendono senza pagare la corsa.
Abbiamo vissuto anche a Legnano gli anni del civismo. Erano quelli in cui i promotori di alcune liste scandivano “mai con i partiti” e quasi si scandalizzavano a pronunciare i nomi di alcuni di questi, salvo poi a distanza di anni stringere patti impensabili che hanno consentito a chi è nato in una lista civica (e poi ha strizzato l’occhio a un’altra) di raggiungere poltrone di rango infilandosi in un partito.
E anche il civismo in alcuni casi è solo di facciata, granitico pretoriano di partiti verso i quali non oserà mai battere ciglio.
L’OCCASIONE PRESA AL VOLO
Legnano ha vissuto l’esperienza del Comitato Legalità, che ha raggiunto il suo scopo grazie a persone pazienti e tenaci, che in quell’esperienza hanno rischiato grosso personalmente. Il tutto mentre qualche boiardo di partito sfilava in piazza San Magno (ovviamente senza mai lasciare un centesimo al Comitato).
Non si può tacere l’abile manovra di chi ha usato il Comitato Legalità come trampolino, magari a mo’ di partigiano del 26 aprile, seminando divisione a suon di diktat. Certi rancori a Legnano non passano, le teste pensanti non sono gradite, o meglio tutti le vogliono finchè silenziosamente portano acqua al mulino del prescelto di turno.
NO, MAI!
E così si arriva alle elezioni comunali, precedute da un clima di veti e divisioni mai visto prima, che può portare a risultati nell’immediato, ma che nel lungo termine è un boomerang per chi lo mette in atto e per la città. Mai con questo, mai con quello! Un clima che ha preceduto e accompagnato l’inizio di questo mandato amministrativo e che ora prosegue in consiglio comunale. Quindi, perché stupirsi? In un’aula nella quale molti eletti, più che espressione di partiti o movimenti politici, sono rappresentanti di ben altro. I consiglieri che sanno fare un discorso politico si contano sulle dita di una mano, ancor meno quelli che arrivano in aula dopo aver letto e studiato i documenti.
A OGNUNO LE SUE RESPONSABILITA’
La politica sembra decisamente aver abbandonato l’aula di Palazzo Malinverni. Ma attenzione a non ricadere nel solito refrain che addossa la colpa alla “politica”.
Chi ha eletto i consiglieri comunali? Chi ha espresso il voto per una lista, e quei pochi che hanno indicato una preferenza per un consigliere, sulla base di cosa ha scelto? Si è votato dopo aver letto i programmi, dopo essersi informati sui candidati, dopo aver valutato l’operato di chi si ricandidava, oppure dopo aver seguito pedissequamente un’indicazione ricevuta sul sagrato?
La città ora ha il consiglio comunale che hanno scelto i cittadini, che li rispecchia.

La “città centrale” e … le periferie metropolitane

Il consigliere Franco Brumana del Movimento dei Cittadini ha giustamente sottolineato l’esiguità del contributo della nuova amministrazione comunale al PTM (Piano Territoriale Metropolitano). Si poteva e si doveva raccogliere le idee del consiglio comunale su un documento così importante, che condizionerà i futuri PGT di Legnano. Invece a Palazzo Isimbardi è stato inviato un documento focalizzato siu un elenco di errori formali da correggere e sulle piste ciclabili, redatto dagli uffici comunali e privo di osservazioni politiche.

IL PTM detterà le regole, fra l’altro, per la riduzione del consumo di suolo, sui servizi di cui dovrà dotarsi Legnano in quanto considerata polo attrattore metropolitano. E, con un occhio alla sostenibilità, imporrà anche ai comuni di ridurre del 10% i consumi idrici, obbligando a ricorrere alle reti idriche duali tanto ignorate a Legnano.

Balza poi all’occhio l’individuazione di una “città centrale” formata da Milano e comuni di prima cintura, nella quale dovranno di norma essere localizzate le nuove funzioni metropolitane rilevanti a livello nazionale e internazionale. per farla breve, la città metropolitana è stata divisa fra centro e periferia!

Legnano ora non potrà che accettare le decisioni di Sala e città metropolitana, il tempo per farsi sentire è passato e ci sarà poco da lamentarsi in futuro.

Buone idee che fanno strada

Dopo quella della bicipolitana, parliamo di un’altra idea che viene da Legnano Futura.
Chi ha avuto la pazienza di leggere il programma che fu elaborato circa 4 anni fa da Legnano Futura, sa che l’idea di trasferire alcuni uffici comunali nell’ex tribunale non nacque con il DUP 2017, ma fu proposta dal nostro comitato civico.
Anche se qualcuno mette il cappello sulle nostre idee, ci fa comunque piacere constatare che alcuni nostri progetti stiano prendendo forma, segno che il nostro programma era ben costruito, frutto di ascolto della città, delle sue forze sociali, e di conoscenza del territorio.

 

Elezioni primarie il 26 gennaio 2020

A Legnano si vota per scegliere il candidato sindaco civico.
Candidati: Franco Brumana e Antonio Guarnieri.

Requisiti per poter votare:
Essere maggiorenni
Cittadinanza italiana e residenza a Legnano da dimostrare con carta d’identità. Se la carta d’identità non fosse aggiornata con la residenza a Legnano, va esibito anche un altro documento che riporti l’indirizzo di residenza a Legnano, a meno che l’elettore non sia già iscritto nella lista sezionale.
Contributo minimo facoltativo di Euro 2, ridotto a Euro 1 nel caso in cui votino più componenti di uno stesso nucleo familiare (da attestare verificando l’indirizzo di residenza)
Recarsi in un seggio domenica 26 gennaio 2020 dalle 9,00 alle 19,00:
– nell’Oltrestazione: Studio medico via Venegoni 54 ang. via Marco Polo
– in Centro: presso Gallerie Cantoni
– nell’Oltresempione: Bar Resegone via Resegone 68 ang. via Zaroli

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/IO-STO-CON-Brumana-105628567574996/

17 NOVEMBRE, ore 21,00 INCONTRO CON NICOLE ORLANDO al Leone da Perego

Una sala prestigiosa, come quella del Leone da Perego, per rendere omaggio ed incontrare una ragazza di 25 anni, che ha conquistato medaglie d’oro, argento e i nostri cuori.

Nicole Orlando ha vinto  a Roma  tre ori nei 100 metri, nel salto in lungo e nella staffetta 4X100;  ripeterà l’impresa agli Open European Championships IAADS di Póvoa de Varzim nel 2014, vincendo le stesse specialità dell’anno precedente in Italia.

Detiene due record europei : nei 100 metri e nel salto in lungo. Ai mondiali 2015 di Bloemfonteinin Sudafrica, alla prima apparizione in un campionato del mondo, Nicole si conferma assoluta dominatrice dei 100 metri, nei 200 metri, nella staffetta 4×100, del triathlon e del salto in lungo vincendo quattro ori e un argento[1] e fissando il nuovo record del mondo nel triathlon[2]

e tutto questo lo trovate leggendo wikipedia o seguendo i giornali.

quello che non troverete è quello che vivrete sabato.

Conoscerete una bella ragazza, piena di forza e di carattere, che ha imparato che spesso il vento e la vita stessa sembrano essere contrari, ma è vietato dire non ce la faccio.

E non lo grida, e non sbraita, e non è arrabbiata o superba, ma semplice e forte.

Per questo Nicole è un esempio positivo, perché non è diversa da noi, è solo una che non si è arresa.